Voti e pagelle….cose del passato

Quando si fa una valutazione delle cose è come fare una fotografia: per quanto oggettiva possa essere nel cogliere lo stato della situazione, molto dipende da come la si guarda, e dal giudizio che sta nella mente di chi guarda. Se poi la valutazione si riferisce alla scheda di valutazione scolastica, quante variabili vanno ad influenzare un giudizio oggettivo! Ogni anno, quando arriva il mese di febbraio, gli insegnanti si affannano a compilare le schede di valutazione preoccupati di esprimere un giudizio obiettivo sui progressi o sulle eventuali carenze che ogni alunno evidenzia nel proprio percorso scolastico. Con un voto sbrigativo o con un discorso altisonante, alunni e genitori di solito non hanno la stessa chiave di lettura di chi li ha scritti, e questo può innescare meccanismi a volte poco chiari sul da farsi. Come può la scheda di valutazione assolvere al suo vero scopo di  strumento diretto ed efficace nella comunicazione fra scuola e famiglia? I genitori di solito si soffermano sulla valutazione relativa alle singole discipline, perché lì riescono a trovare la chiave di lettura per comprendere qual è il reale profitto scolastico del proprio figlio, lasciando poco peso al giudizio globale. I voti hanno una loro importanza se li consideriamo un momento di sintesi del percorso fatto fino a questo momento e devono essere spunto di riflessione non tanto per il genitore, che già dovrebbe essere al corrente dell’andamento scolastico, ma soprattutto per lo studente. Noi non siamo il voto che prendiamo, quello è unicamente il risultato di un percorso. Mettiamo attenzione sull’impegno, su eventuali difficoltà incontrate e, perché no, anche sui punti di forza! E poi muoviamoci, facciamo azione. La pagella è una foto del momento, che oramai è passato, e ci dice quanto le azioni messe in pratica finora sono state produttive ed in linea con l’obiettivo da raggiungere. E se quello che vediamo non ci piace, evitiamo di fare come quando mettiamo la foto nel cassetto, aspettando che sia il tempo ad aggiustare le cose. Facciamo qualcosa.

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